Itinerario culturale a Sequals in occasione del Convegno della Deputazione di storia patria del Friuli

Itinerario culturale a Sequals in occasione del Convegno della Deputazione di storia patria del Friuli

3 ottobre 2020

Nell'occasione del Convegno annuale della deputazione di storia patria del Friuli organizzato a Sequals, la nostra associazione ha partecipato presentando il progetto "Pilacorte scultore lombardo in Friuli". Al termine, nell'ambito del progetto,  si è svolta una visita guidata alle chiese di Sequals alla scoperta delle opere di Giovanni Antonio Pilacorte.
Comunicato stampa n. 4                                                                                     Clauzetto 1° ottobre 2020

Sotto l’ala del leone di San Marco: Pilacorte, scultore lombardo nel Friuli occidentale.
Sequals e Solimbergo, sabato 3 ottobre: “Sulle orme del Pilacorte”: itinerario in occasione del XCIII convegno della Deputazione di Storia Patria del Friuli.

Si rinnovano gli appuntamenti promossi dall’Associazione Antica Pieve d’Asio, nata dall’intento di valorizzare i beni culturali del proprio territorio quali simbolo identitario e fattore di crescita sociale, nel contesto del progetto dal titolo Sotto l’ala del leone di San Marco: Pilacorte, scultore lombardo nel Friuli occidentale, che tra il 2020 e il 2021 prevede una serie di iniziative e itinerari organizzati alla scoperta delle opere del più celebre degli scultori lombardi attivi in Friuli in epoca rinascimentale, spaziando in tutti i principali luoghi dove l’artista ha operato, da Spilimbergo alla Carnia, alla Slovenia, al fine di promuoverne la migliore conoscenza e la valorizzazione dell’opera nel contesto architettonico e paesaggistico per cui è stata ideata.

Sabato 3 ottobre 2020, in occasione del XCIII convegno annuale promosso dalla Deputazione di Storia Patria per il Friuli che si terrà dalle ore 10.00 in Villa Savorgnan a Lestans, e della contestuale presentazione della pubblicazione dedicata alle chiese di Sequals e di Solimbergo che si aggiunge alla collana Monumenti storici del Friuli diretta da Giuseppe Bergamini, presidente della stessa Deputazione, verranno illustrate in particolare le opere realizzate da Giovanni Antonio Bassini detto il Pilacorte a Sequals, la cui presenza in loco segnò anche il fiorire di una lunga tradizione di scalpellini e scultori in pietra, che si affiancò alla tradizione del terrazzo e del mosaico.
L’itinerario, in collaborazione con le parrocchie di Sequals e Solimbergo, e con l’accompagnamento dei soci dell’Antica pieve, partirà alle ore 15.00, con prenotazione obbligatoria, dalla Parrocchiale di Sant’Andrea, per la quale nel 1497 Pilacorte ha scolpito un monumentale fonte battesimale recante l’arma degli Spilimbergo: recenti letture ne fanno un’opera di particolare interesse, non solo per la qualità plastica ma anche per il messaggio di fede che rappresenta, testimoniando nei quattro putti reggenti i Vangeli e nella presenza del “simbolo di Fede Atanasiano” l’espressione della dottrina trinitaria. L’area battesimale è delimitata da una balaustra proveniente dall’oratorio di san Nicolò di Sequals, qui ricomposta verso metà XIX sec., firmata e siglata da Pilacorte per due volte, e accompagnata da iscrizioni, ornata con un’Annunciazione a tutto tondo, e da raffinati motivi a candelabre e teste di cherubini. A seguire visita all’oratorio di San Nicolò, che si ritiene la più antica chiesa di Sequals, dove nel 1503 Pilacorte fu attivo nel contesto di un intervento di ammodernamento di gusto rinascimentale, scolpendo il portale, la balaustra, e forse l’altare. A seguito di un rifacimento a metà XIX la balaustra venne trasferita e ricomposta in sant’Andrea, e qui resta il portale d’ingresso, con la figura del santo eponimo sul piedritto e i dodici cherubini lungo i pilastri a guardia dello spazio sacro. L’itinerario si completa con la visita all’Oratorio Domini e con una passeggiata nordic walking (sospesa in caso di pioggia) lungo l’antica mulattiera che collegava in antico Sequals e Solimbergo (percorribile anche in macchina), che, tra un bosco ricco di faggi e castagni, oltre il colle Palis porta all’antico castello di Solimbergo e al suo borgo, fino alla Chiesa dei SS. Nomi di Maria e Gesù, che, come la parrocchiale di Sant’Andrea, è illuminata sia in facciata che all’interno dai fondi oro dei mosaici e conserva importanti pavimenti in terrazzo e mosaico opera delle maestranze locali. Al ritorno sosta quindi, ripercorrendo la “via vecchia”, al castello di Solimbergo, torre di vedetta già d’epoca longobarda, oggi grazie a interventi di recupero ben visibile nelle sue planimetrie di dimora fortificata, al cui centro si eleva la torre quadrata che permette un’ampia veduta panoramica sulle montagne della pedemontana e sul greto del torrente Meduna.